sabato 27 aprile 2013

L'istinto masochista di fare stupidaggini

Vi è mai capitato di fare una cosa così stupida che pure a distanza di anni vi continuate a vergognare? Vi siete mai chiesti perché queste cose ci appaiono stupide solo dopo averle fatte? Perché prima di farle siamo convinti che sia la cosa giusta da fare? Io nella mia vita credo di aver fatto moltissime cose stupide, soprattutto durante l'adolescenza, e ancora oggi, ripensandoci, vorrei sotterrarmi. Credo che la risposta a tutte queste domande sia per pura e semplice curiosità: siamo curiosi di vedere come reagiscono gli altri, di vedere cosa succede se ci comportiamo in un determinato modo o se tale azione comporti un cambiamento in una situazione di stallo. Prendiamo in considerazione, ad esempio, la mania, ormai quasi decennale, dei video virali su YouTube: quante persone abbiamo visto  tentare un doppio salto carpiato per poi cadere rovinosamente con la faccia per terra? Ci sono milioni e milioni di video che finiscono così, tanto che ormai quasi non ci fanno più nessun effetto. Ma perché rischiare di farsi seriamente male? Penso che il motivo sia il desiderio insito in ognuno di noi di ricevere l'approvazione degli altri, di piacere e di impressionare chi ci sta intorno; è simile al comportamento dei pavoni che per far colpo sulla femmina esibiscono la loro coda dai mille colori. Un altro esempio di comportamento stupido è quell'atteggiamento da oche che assumiamo a volte ( e non tutte) noi ragazze quando ci piace qualcuno. In questo caso però non lo facciamo neanche apposta, non decidiamo consciamente di fare qualcosa di stupido, ma siamo spinte dall'imbarazzo, dal batticuore o dalla voglia di fargli capire che siamo interessate. Ma non importa quanti anni abbiamo, quanta esperienza o figuracce abbiamo fatto nella nostra vita, continueremo a farle; e alla fine è giusto così. Per dire una cosa banale e scontata: meglio tentare e fallire che non tentare affatto e pentirsi di non averlo fatto e in fondo le figuracce con il tempo diventano dei ricordi che ci fanno ridere. 


lunedì 15 aprile 2013

Cosa fare in caso di bullismo

Il bullismo è un fenomeno sempre più diffuso tra i più giovani e non. Iniziamo con il definire che cos'è il bullismo. Il bullismo è una prepotenza tra pari che in genere si ripete nel tempo. Viene perpetrata contro i ragazzi più deboli e vulnerabili da ragazzi con probabili carenze affettive o bisognosi di attenzioni. Molto spesso il singolo bullo viene aiutato direttamente o indirettamente da altri ragazzi. Questa coesione causa l'isolamento della vittima di bullismo che in una fase delicata come l'adolescenza inizierà a perdere la fiducia in se stesso e nel prossimo fino a sfociare in depressione aggressività e, nei casi più gravi, in tentativi di suicidio . Ma cosa bisogna fare in caso di bullismo?


  1. Se sei la vittima una delle prime cose che consiglierei è ignorare gli insulti e le minacce. Nei casi meno gravi ignorare tali atteggiamenti farà perdere l'interesse al bullo. Se questo non funzionasse prova ad affrontarlo con le parole, chiedendogli il motivo del suo atteggiamento nei tuoi confronti. Se malgrado questo il bullo continua torturarti e la situazione diventa insostenibile e grave parlane con qualcuno: genitori, professori o qualcuno di cui ti fidi. Tutti abbiamo dei difetti sia fisici che caratteriali, chi più chi meno, ma non c'è nessuno migliore dell'altro. Sii te stesso, e fregatene di quello che pensano gli altri; solo così riuscirai a rendere vani i loro atteggiamenti.
  2. Se siete i genitori della vittima parlate con un insegnante, se gli atti di bullismo si svolgono in una scuola altrimenti provate a contattare i genitori del bullo. Se parlare con i genitori non dovesse bastare iniziate a pensare all'ipotesi di una denuncia. Ad ogni modo parlate con vostro figlio, fategli capire che non ha nulla di sbagliato e che la colpa non è la sua. Se iniziasse ad avere dei sintomi della depressione portatelo da uno psicologo.
Messaggio ai bulli: pensateci due volte prima di fare i gradassi con le persone più deboli perché non potrete mai sapere come reagiranno; fidatevi questo atteggiamento non vi rende migliori, anzi, così facendo scendete nella categoria più bassa degli esseri umani. La violenza non è la risposta a nulla e qualunque sia il vostro problema di certo non è cosi che lo risolverete. 

Hakuna Matata a tutti :)

venerdì 5 aprile 2013

5 piccole azioni quotidiane per essere e rendere felici

In questo mondo siamo tutti di fretta: chi deve andare a lavoro; chi deve andare a scuola; chi deve andare a prendere i figli alla scuola di danza. Questo andare sempre di corsa ci rende nervosi, irascibili, acidi e alcune volte anche depressi. Eppure basterebbe poco per migliorare la nostra giornata e quella di chi ci sta intorno. Non abbiamo bisogno di vacanze costose, gioielli vistosi e grandi gesti per essere felici (anche se sicuramente aiutano :) ); a volte per migliorare il nostro umore e quello degli altri bastano dei piccoli gesti quotidiani che non ci costano nulla. Qui di seguito vi riporto quella che secondo me è la ricetta perfetta per regalare e regalarsi una bella giornata:
  1. Sorridi. Non importa quanto grigio sia il cielo o quanto nero sia il tuo umore se sorridi ogni preoccupazione, ogni malumore e brutto pensiero si dissolveranno. Infatti quando sorridiamo il nostro corpo rilascia delle endorfine e l'adrenalina che ci danno una carica in più e ci aiutano a vedere il lato positivo delle cose poiché aumenta anche la nostra ricettività. Se siamo tristi e ci sforziamo di sorridere  inganniamo la nostra mente facendole credere di essere felice. Infine regalando un sorriso alle persone che ci circondano comunichiamo emozioni positive e così facendo rendiamo felici anche gli altri. Quindi non abbiate paura di sorridere ad uno sconosciuto o a quel/la ragazzo/a carino/a davanti a voi in metro, sicuramente gli/le regalerete 3 secondi di felicità.
  2. Sii gentile. Alcuni studi hanno riscontrato dei picchi di euforia dopo un gesto gentile. E non solo... la gentilezza allieva la depressione, favorisce i rapporti umani ed è un ottimo rimedio contro la solitudine. Quindi la gentilezza ha degli effetti positivi non solo sull'oggetto ma anche sul soggetto che compie l'azione.
  3. Abbraccia. Anche abbracciare è utile per essere felici. Se vedete un amico in difficoltà, triste o preoccupato non esitate ad abbracciarlo. Un abbraccio così come il sorriso e la gentilezza ha degli effetti positivi sul nostro organismo: con un abbraccio possiamo far sentire e sentirci al sicuro, possiamo far sentire e sentirci amati; con un abbraccio possiamo combattere lo stress, diminuire l'ansia e calmare la rabbia.
  4. Fai dei complimenti. Non essere troppo critico con le persone, non vedere solo le cose negative. Se pensi che una persona stia bene con il nuovo taglio di capelli diglielo senza problemi. Forse sarà scontato ma almeno aumenterai, anche se di poco,la sua autostima. Attenzione però, non bisogna mentire; i complimenti sono piacevoli quando sono sinceri e vengono dal cuore, altrimenti farai sentire quella persona presa in giro.
  5. Fidati. Fidati di te, fidati degli altri. Si, forse è vero che alcune volte non fidarsi è meglio, ma a pensar sempre male non si va da nessuna parte. Su 10 persone almeno 5 probabilmente ti tradiranno, ma vale la pena fidarsi per quelle altre 5 persone che ti saranno sempre accanto e ti saranno sempre leali.