giovedì 6 giugno 2013

La poesia neorealista

Il neorealismo nasce nel secondo dopo guerra come riscatto nei confronti della politica fascista e del suo proibizionismo. Di conseguenza non ci si può limitare a parlare di neorealismo come una semplice corrente letteraria o artistica, ma come un vero e proprio modo di pensare mirato alla promozione di un cambiamento radicale nella società. Un esempio di questa bivalenza è Rocco Scotellaro che è sia un poeta talentuoso che un militante socialista. Di seguito una delle sue poesie:


VERDE GIOVINEZZA

C'è tempo quando abbondano
lucertole nelle vigne
e a qualcuna nuova coda inazzurra,
quando nei campi spuntano covoni
impazienti di fuoco
e la cicala assorda e mi tappa
l'orecchio alle campane, alle canzoni,
al lungo richiamo di mamma
che mi rivuole vicino e suo.
Quando la fiumara è bianca…
Allora mi voglio scolare l'orciuolo
e coricarmi in terra
senza memoria più
della verde giovinezza.

(Rocco Scotellaro)


Come suggerisce il nome, il tema  principale del neorealismo e in particolare della poesia neorealista è la realtà, intesa come concreta dimensione esistenziale. Ci si concentra dunque sulla rappresentazione della realtà quotidiana e i protagonisti assoluti sono le persone, i luoghi e gli eventi degli strati bassi della società. 
Ad esempio Sandro Penna, che si afferma verso la fine degli anni '50, tratta nelle sue poesie la vita della classi povere:


Qualcuno vi parlava e voi rispondevate
sullo strano argomento delle vendite a rate.
Poi d'un tratto - chiudeste gli occhi per un momento
come per rivedere - e d'un fiato: chi era
intorno a una fontana, solitario e di sera?
C'era allora la guerra, è vero, e c'era il coprifuoco,
ma fuggir spaventato per un soldato ignoto!
Forse non era un'ombra, quell'uomo, era un fanciullo
e la sua fuga un giuoco soltanto volontario.
E riprendeste il corso del discorso interrotto.
Ma d'un tratto affondaste in un pianto dirotto.
Così tra i chiari affari la ria malinconia
s'introduce vestita di buia nostalgia.

(Sandro Penna)

Di conseguenza i poeti ricorrono ad una versificazione diretta ed elementare. In ambito metrico lessicale si predilige un abbassamento di tono solo con qualche accenno, ad esempio, di linguaggio aulico. 

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